Nella vita, quando c’impegniamo in un’attività, siamo attori. L’attività teatrale è molto formativa e educativa per tutti, se guidata con autentica professionalità; aiuta le persone a cancellare i loro limiti, a potenziare le proprie capacità e ad interagire in armonia; insegna i trucchi del mestiere, per stare in forma, anche nel quotidiano. Al centro dell’attività, la voce, considerata nell’insieme corpo-mente, induce ad espandere il Sé. L’interazione di gruppo e la partecipazione di tutti all’elaborazione di un copione e della messa in scena aumentano la creatività ed il senso del rispetto; si palesa la necessità di una disciplina (definizione di regole, diritti e doveri) e di una stretta coordinazione dei lavori.
Dopo una breve introduzione, le componenti essenziali dell’attività teatrale sono contemplate: la respirazione, l’emissione e l’ascolto del suono vocale, la gestualità e l’arte del mimare, la relazione con il tempo e con lo spazio, con gli oggetti e con i partners (distanze nella comunicazione), la mimica facciale, delle improvvisazioni con la voce e con il movimento del corpo (approccio alla creatività), la lettura espressiva dei testi scelti, curando l’articolazione (ortofonia), la dizione (ortoepia) e l’intonazione, di cui l’espressione (ortologia). Nel caso specifico d’approccio alla materia a fini teatrali, si propone un’applicazione pratica dei contenuti del programma ad un tema scelto dal gruppo, in base alle sue capacità; sono previste la realizzazione di scenografie adeguate e di costumi, e la messa in scena del copione.
L’attività teatrale si svolge in seno ad uno o più gruppi interattivi. Il programma è disposto secondo una progressione nella formazione educativa e nell’indagine sui mezzi di trasformazione d’esercizi in copione teatrale, e di questo in rappresentazione. Parallelamente, il copione può essere elaborato in base alle improvvisazioni degli attori sul tema scelto. L’approccio fa leva sull’immaginazione dell’attore e sulla sua espressività, che sono in permanenza orientate dalla guida. Il legame stretto che esiste fra ogni elemento del programma e la realizzazione teatrale crea una continuità tale, nel processo di crescita, che si può notare tanti effetti positivi sull’apprendimento scolastico, in genere, e sul comportamento delle persone nel quotidiano.
I risultati sono stati osservati in diverse situazioni d’attività teatrale. Il lavoro sulla voce nella sua globalità, l’approfondimento del coordinamento respirazione-gesto-fonazione, la coscienza del Sé corporeo e della relazione temporo-spaziale provocano un affinamento delle capacità e del coordinamento psicomotori, indispensabile a tutti. L’interazione di gruppo prepara all’interazione socio-culturale. Altre acquisizioni (o "processi di sviluppo di nuovi comportamenti nell’individuo") sono: interesse per la materia, precisione e sicurezza, spontaneità, aumento della capacità di memoria a breve ed a lungo termine, presa di coscienza e senso delle responsabilità, affermazione della personalità, accettazione della collocazione nel gruppo dei pari secondo le competenze di ognuno, spirito di sana competizione, capacità di confrontarsi e di dialogare, capacità d’autocritica e perciò autostima, fiducia; acquisizione di veri punti di riferimento, capacità di accettare le critiche costruttive e quindi di progredire; serenità e determinazione, senso del piacere, equilibrio psicofisico. L’attore impara a prendere il tempo di osservare, agire, esserci all’interno di un’attività a carattere ludico che però non lo distrae né lo deconcentra.
La professionalità della guida, la motivazione degli attori, la metodologia usata e la ripartizione delle singole energie e dei ritmi di lavoro fanno la validità del prodotto finale (recita). L’entusiasmo si può persino estendere ai familiari (di cui i genitori) o ai colleghi di lavoro, e manifestarsi sotto forma di collaborazione alla realizzazione dello spettacolo. La recita si presenta allora come una conclusione festosa di un percorso d’apprendimento.
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