Il canto mette le radici nella parola; l’atto volontario del canto si espande nell’interazione fra comunicazione verbale e comunicazione non verbale quando il gesto vocale si completa con il gesto corporeo. Questo è l’assunto del nostro metodo che cura la formazione professionale e l’inserimento socio-culturale. Inoltre, le virtù musicoterapeutiche del canto possono giovare a chi soffre di lieve squilibrio psicofisico.
Il CENTRO CANTO CESENATICO ha elaborato una rivoluzionaria psicopedagogia della voce, parlata e cantata, e della comunicazione umana. Secondo il nostro metodo, i campi d’applicazione dell’apprendimento sono la formazione educativa, il perfezionamento e la riabilitazione.
I principi di una psicopedagogia moderna sono la globalità, la flessibilità e la naturalezza. L’impostazione vocale naturale non si limita all’acustica della voce ma si allarga alla sua globalità. La flessibilità dell’intervento olistico consiste nell’adattarsi all’individuo e ai suoi tempi d’apprendimento, a rivalutarlo con una formazione educativa mirata o con un perfezionamento.
La materia canto è ridefinita, a livello universitario, in funzione della personalità del cantante: i corsi tradizionali sono sostituiti da percorsi. La formazione, la professionalità e la persona sono rimesse in questione. I due elementi di forza sono l’interazione di gruppo e l’impostazione vocale naturale. Coltivata in Italia, fin dal Protobarocco, nel canto di gorgia (autentico bel e buon canto) ed oggi raccomandata dalla foniatria, l’impostazione vocale naturale fa leva sull’uso della voce nella sua globalità: l’accordo pneumo-fono-articolatorio (armonia fra respirazione, emissione ed amplificazione del suono, articolazione delle parole) è sorretto dalla presa di coscienza dello schema corporeo-vocale-mentale, che garantisce la proiezione della voce, qualora sia stata raggiunta l’espansione del Sé. In termini più semplici, la persona impara ad essere, corpo ed anima, nelle parole che pronuncia o che canta, per comunicare con garbo e con la massima naturalezza. Sì, la naturalezza s’apprende! Gli elementi di forza agiscono positivamente fin dalle prime sedute del Training Vocale Integrato (TVI) e danno progressivamente risultati indelebili.
I percorsi sono articolati in propedeutica e in percorsi annui.
1) La propedeutica, secondo la nostra concezione dell’apprendimento del canto, è governata dai seguenti principi:
- Ogni percorso inizia dal Training Vocale Integrato (TVI), da svolgere, nel "Qui ed Ora" gestaltico, in interazione di gruppo. La simbolica d’alcuni esercizi rappresenta la progressione dettata dalla filogenesi e dall’ontogenesi.
- Che sia nel TVI o in altri interventi, la voce è integrata nell’insieme corpo–mente.
- Il canto è trattato nel suo stretto rapporto con la parola.
- L’apprendimento del canto va dal gesto vocale al gesto corporeo.
2) I percorsi annui, al pari del TVI, sono destinati a tutti, pure ai fanciulli, solisti o cantori (versione adattata). L’intervento è educativo ma anche preventivo o terapeutico.
Sulla via dell’arte, lo studio del repertorio (che contempla anche la cultura, la presa di coscienza e la presenza scenica) è rafforzato dal perfezionamento (pure in arte scenica).
Gli scopi principali dei percorsi sono: liberare da costrizioni, stress negativo e inibizione, modificare degli atteggiamenti, condurre alla conoscenza di se stesso e degli altri, stimolare la fiducia in se stesso, permettere di acquisire una buona padronanza della tecnica canora e dell’arte dell’interpretazione, sviluppare delle capacità e scoprire delle doti, indurre ad affermare la personalità, ottenere la qualità del lavoro e della vita, instaurare un dialogo tra lo studente (cantante-attore) ed il docente.
Nella prassi esecutiva, propedeutica e percorsi mirati di formazione educativa hanno delle conseguenze davvero positive.
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